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Annie Leibovitz. Women: New Portrait

ANNIE LEIBOVITZ

Il primo libro fotografico che vidi e sfogliai ossessivamente fu "Annie Leibovitz: Photographs" edito nel 1983.

Avevo 12 anni, avevamo un salottino dello "svago", dove c'era una piccola libreria, uno stereo, un comodo divano e un tavolino basso di vetro dove centralmente era posizionata una scacchiera. Tra i libri c'era la monografia di Annie, e passavo ore a sfogliare quel librone.

Da lì penso la mia passione per la fotografia e per le donne come soggetto fotografico.

Così quando è arrivata in redazione la mail da UBS della mostra imminente di Annie Leibovitz Women: New Portrait a Milano, ho fatto un salto nel passato.

Scrutando in internet, eccola, sempre uguale, non è cambiata affatto. Ritratta davanti alle sue opere accolte nello spazio industriale milanese Fabbrica Orobia 15, trasformato in un perfetto spazio espositivo.

Dal 9 settembre al 2 ottobre Milano ospiterà Annie Leibovitz Women: New Portrait mostra commissionata da UBS. Una tappa di un tour globale che toccherà 10 città nel mondo. Questo nuovo lavoro è anch'esso una tappa di un progetto iniziato nel lontano 1999 con la pubblicazione di "Women". Se si vuole affrontare un tema così complesso come le donne è ovvio che è difficile delimitare la descrizione ad un piccolo spazio temporale. E Annie lo sa. Il ruolo di donna nella società e nel tempo è mutevole, si evolve, cambiano le prospettive, cambia la velocità.

Annie Leibovitz ha dichiarato: «Quando ho proposto a UBS di proseguire il progetto WOMEN, non c’è stata alcuna esitazione. Facciamolo, è stata la risposta, e il supporto è stato straordinario su tutti i fronti. L’impresa è molto ambiziosa, il soggetto talmente vasto, è come andare in mare aperto e fotografare l’oceano».

E le gocce sono state fotografate. Con maestria.

Una mostra gratuita, importante sottolinearlo, da assolutamente non perdere.

Una nota del tutto personale... grazie all'ufficio stampa di UBS per la sua gentilezza e professionalità.

Misty Copeland, New York City, 2015 © Annie Leibovitz from WOMEN: New Portraits

Annie Leibovitz

Annie Leibovitz (classe 1949) ha contribuito con immagini incisive a documentare la cultura popolare dai primi anni '70, quando ha cominciato a lavorare come fotoreporter per Rolling Stone. Nel 1973 diventa capo fotografo della rivista, dieci anni più tardi inizia a lavorare per Vanity Fair e poi per Vogue. Il suo catalogo di opere, tanto ampio quanto rinomato, contempla alcuni tra i più celebri ritratti della nostra epoca. Mostre dei suoi lavori sono state allestite nei musei e nelle gallerie di tutto il mondo tra cui il National Portrait Gallery di Washington D.C., l’International Center of Photography di New York, il Brooklyn Museum, lo Stedelijk Museum di Amsterdam, la National Portrait Gallery di Londra e lo State Hermitage Museum di San Pietroburgo, in Russia. Le sue opere arricchiscono le collezioni di musei quali il Metropolitan Museum of Art a New York, lo Smithsonian American Art Museum a Washington D.C. e la National Portrait Gallery a Londra. La fotografa ha pubblicato molte raccolte di fotografie e ha ricevuto numerosi riconoscimenti. Nel 2006 il governo francese le ha conferito il titolo onorifico di Commendatore delle Arti e delle Lettere. Nel 2009 sono arrivati per lei il prestigioso Premio alla carriera dell’International Center of Photography, il primo premio dedicato all’Eccellenza creativa dell’American Society of Magazine Editors e la Medaglia del Centenario da parte della Royal Photographic Society di Londra. Nel 2012 ha ricevuto il premio Wexner e uno speciale riconoscimento del Los Angeles Museum of Contemporary Art per le donne che si sono distinte nell’arte. Nel 2013 la fotografa è stata insignita del premio Principe delle Asturie nella categoria Comunicazione e Discipline umanistiche e, nel 2015, si è aggiudicata il premio Contemporary Vision Award del Museo di arte moderna di San Francisco. La prestigiosa Biblioteca del Congresso ha definito Annie Leibovitz una «Leggenda vivente».

Alcuni nuovi scatti entreranno a far parte della UBS Art Collection che, con oltre 30 000 opere, è una delle più importanti collezioni di arte contemporanea al mondo detenute da un Gruppo privato.

Tratto da UBS (cartella stampa)

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