"Tutto nasce per caso"...
Questa frase, così assolutista, per il nuovo lavoro di Silvia Bigi è decisamente veritiera.
Tutto nasce dal ritrovamento di una fotografia.
Come ha scritto Francesca Lazzarini curatrice della mostra appena conclusa alla fondazione Dino Zoli: "L’immagine di una donna, Vukosava Cerovic ritratta insieme ad un uomo. In realtà, la persona dalle sembianze maschili è sua sorella Stana, ultima vergine giurata del Montenegro. La scoperta dell’esistenza delle tobelije - donne disposte a diventare uomini e mantenersi vergini pur di sfuggire a matrimoni combinati e assicurarsi una vita indipendente in una società fortemente patriarcale - è il punto di avvio di una riflessione che tocca temi tradizionali come il matrimonio, la dote, la sessualità, la perpetuazione delle norme sociali dominanti."
Guardando le opere della Bigi e pensando all'interpretazione del suo lavoro, come ad una esplorazione dell'identità di genere tra realtà e finzione, le opere sono incisive e stimolanti, dure e curiose, bidimensionali e alla ricerca di tridimensionalità.
Noi della redazione di Lazagne magazine siamo arrivati tardi per consigliarvi la mostra, ma probabilmente presto per consigliarvi di tenere sott'occhio quest'artista.